Angelo Ruga (Torino, 1930 – Clavesana, 1999)

Angelo Ruga nasce nel 1930 a Torino, dove tra il 1948 e il 1957 si forma presso il Liceo Artistico e l’Accademia Albertina. Dipinge paesaggi torinesi, alternando viaggi di formazione nel centro-sud d’Italia: Umbria, Lucania e Puglia. Viene ingaggiato come calciatore professionista dalla squadra di Albissola Marina (Savona), dove si trasferisce e vive dal 1954 al 1956.Qui ha l’opportunità di entrare in contatto con gli esponenti dell’avanguardia artistica nazionale e internazionale; fra questi, Asger Jorn nel 1954 lo ritrae in un dipinto a olio conservato oggi al Museum Jorn di Silkeborg (Danimarca). Esordisce nel 1955 con una mostra personale alla Galleria Sant’Andrea di Savona, presentato da Emilio Zanzi. Nel 1960 a Milano partecipa alla mostra del Premio Apollinaire (vinto quell’anno da Bepi Romagnoni).

Dal 1957 la pittura paesaggistica di Ruga si carica progressivamente di valenze espressive vicine all’informale gestuale, con echi di surrealismo biomorfico. Nel decennio successivo, i paesaggi si popolano di personaggi e maschere (spaventapasseri, arlecchini, soldati) che negli anni Settanta escono dai quadri per diventare sculture polimateriche, nelle quali elementi plastici in legno e ceramica convivono con resti organici e oggetti residuali della cultura contadina. Vive tra Albissola e la collina di Mongreno, Torino.

Si concentra sempre più sulle visioni del paesaggio agreste e la sua pittura si fa via via più astratta, sorretta dalla forza sintetica della linea e da campiture cromatiche pure e piatte. Nascono i cicli delle Colline, degli Insetti, dei Giochi (1985-1990), dei Paesaggi immaginari (1990-1996).

Nel 1993 si trasferisce definitivamente nelle Langhe, a Clavesana (Cuneo), dove si spegne nel 1999.

Biagia Baccani (Savona, 1933 – 2015)

Biagia – detta Biagina conosce Angelo Ruga nel 1954; l’amore giovanile che nasce tra loro è molto profondo tanto che, dopo lunghi anni di vite separate, li fa rincontrare e suggellare la loro unione con il matrimonio nel 1975. Ad Albissola è titolare di una lavanderia, aperta per sua scelta negli stessi locali di via Stefano Grosso che ospitarono lo studio del giovane Ruga.

Alla morte di Angelo dedica tutta se stessa al ricordo e alla valorizzazione dell’artista. Già nel 2000 realizza una grande antologica alla Promotrice delle Belle Arti di Torino a cui faranno seguito altre e importanti mostre in diverse sedi.

Per dare un futuro ai suoi intendimenti fonda nel 2010, con sede in Clavesana, l’Associazione Culturale Angelo Ruga, avvalendosi dell’appoggio e del sostegno di tanti amici suoi ed estimatori di Ruga.
Le attività e iniziative culturali, aperte anche ad altri artisti come da Statuto, proseguono infatti anche dopo la sua scomparsa nel 2015. Nel 2019 l’Associazione realizza e intitola la sua sede albissolese in quella ‘lavanderia’ dove tutto ebbe inizio.